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La deformazione o lo sfregio permanente al viso tra codice penale, codice rosso e principio di proporzione

Adelmo Manna

Archivio Penale
© dell'autore 2020
Ricevuto: 11 September 2020 | Accettato: 15 September 2020 | Pubblicato: 17 September 2020


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Riassunto

angolatura del tutto particolare, cioè quella di verificare se restando inalterata la fattispecie criminosa, sia o no consentito al legislatore ordinario non solo di trasformare la norma da circostanza aggravante a fattispecie autonoma di reato, nonché aumentare il livello sanzionatorio ed introdurre sanzioni interdittive perpetue, ma da ultimo inserire la nuova fattispecie nell’art. 4-bis ordinamento penitenziario, seppure con alcune previsioni ad hoc di stampo sia generale che special-preventivo. Il quesito che infatti ci poniamo è se rientri ancora nella discrezionalità del legislatore ordinario modificare così radicalmente gli effetti sanzionatori di una fattispecie, che tuttavia rimane invariata di per sé. Il tema è quello dei limiti della discrezionalità del legislatore ordinario in particolare a seguito dell’affermarsi, soprattutto ad opera di alcune importanti pronunce della Corte costituzionale, del principio di proporzione, che costituisce un limite, appunto, alla discrezionalità del legislatore ordinario in quanto non solo non c’è bisogno di un tertium comparationis ma soprattutto il principio di proporzione impone un vaglio al novum legislativo sotto il profilo del principio di uguaglianza-ragionevolezza, ex art. 3 Cost., che sotto quello della funzione rieducativa della pena ex art 27, 3° comma. Questa analisi, relativa ad una recente evoluzione della Corte costituzionale con il principio in oggetto, non significa però affatto sminuire le importanti e nobili ideologie politico-criminali, soprattutto a difesa dell’elemento femminile, sulle quali non possiamo non trovarci d’accordo. Il problema è diverso e può così sintetizzarsi: le nobili prospettive sono, almeno a nostro avviso, state tradotte in legge in maniera affrettata e quindi sciatta, senza considerare i profili di costituzionalità riguardanti, ad es., le pene accessorie fisse, che fanno rischiare al Codice rosso interventi ablativi da parte della Corte costituzionale.

 

We decided to tackle one of the most important criminal offenses of the Red Code from a very particular angle, that is to verify whether, while the criminal offense remains unaltered, the ordinary legislator is not only allowed to transform the law from an aggravating circumstance into an autonomous one. of the offense, as well as increasing the sanction level and introducing perpetual disqualification sanctions, but ultimately insert the new case in art. 4 bis penitentiary system, albeit with some ad hoc provisions both general and special-preventive. In fact, the question we ask ourselves is whether it is still within the discretion of the ordinary legislator to modify so radically the sanctioning effects of a case, which nevertheless remains unchanged in itself. The issue is that of the limits of the ordinary legislator's discretion, in particular following the affirmation, especially by some important rulings of the Constitutional Court, of the principle of proportion, which constitutes a limit, in fact, to the discretion of the ordinary legislator as it does not only there is no need for a tertium comparationis but above all the principle of proportion imposes a scrutiny of the legislative novum under the profile of the principle of equality-reasonableness, pursuant to art. 3 of the Constitution, which under that of the re-educational function of the penalty pursuant to Article 27, 3rd paragraph. This analysis, relating to a recent evolution of the Constitutional Court with the principle in question, does not, however, mean at all to belittle the important and noble political-criminal ideologies, especially in defense of the female element, on which we cannot fail to agree. The problem is different and can be summarized as follows: the noble perspectives have, at least in our opinion, been translated into law in a hasty and therefore sloppy manner, without considering the constitutionality profiles concerning, for example, the fixed accessory penalties, which pose risks. ablative interventions by the Constitutional Court to the Red Code.


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