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La Corte di Strasburgo ha ritenuto che violi il diritto al rispetto della vita privata e familiare (art. 8 CEDU) la conservazione in banche dati delle autorità inquirenti (nel caso di specie si trattava del francese "Système de traitement des infractions constatées", STIC) di informazioni relative a soggetti i cui procedimenti penali non abbiano trovato sviluppo (nella vicenda in questione era stata esperita con successo la c.d. mediazione penale).
F.R.