Diritto UE e giudicato interno - CGUE, Sez. II, 10 luglio 2014, Impresa Pizzarotti

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La sentenza in evidenza, seppur emessa in materia di appalti pubblici, merita di essere segnalata in quanto in essa la Corte di giustizia ribadisce che «il diritto dell'Unione europea non impone ad un giudice nazionale di disapplicare le norme procedurali interne che attribuiscono forza di giudicato a una pronuncia giurisdizionale, neanche quando ciò permetterebbe di porre rimedio a una situazione nazionale contrastante con detto diritto». La Corte tuttavia aggiunge che «se le norme procedurali interne applicabili glielo consentono, un organo giurisdizionale nazionale [...] che abbia statuito in ultima istanza senza che prima fosse adita in via pregiudiziale la Corte di giustizia ai sensi dell'articolo 267 TFUE, deve o completare la cosa giudicata costituita dalla decisione che ha condotto a una situazione contrastante con la normativa dell'Unione [in materia di appalti pubblici di lavori] o ritornare su tale decisione, per tener conto dell'interpretazione di tale normativa offerta successivamente dalla Corte medesima».


F.R.