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Il difficile connubio dell’art. 578-bis c.p.p. con la “sentenza Giem” della Corte europea tra arretramenti ermeneutici e ipotesi d’innalzamento del livello (interno) di tutela.

Antonino Pulvirenti

Archivio Penale
© dell'autore 2019
Ricevuto: 24 June 2019 | Accettato: 29 June 2019 | Pubblicato: 30 June 2019


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Riassunto

Nonostante l’intervento della Grand Chamberin tema di rapporti tra la confisca urbanistica e la prescrizione del reato, il quadro normativo interno rimane incerto e denso di questioni. In particolare, è dubbia la portata dell’art. 578-bisc.p.p., che presenta sia punti di potenziale espansione del livello di tutela per tutte le ipotesi di confisca penale, sia punti di possibile contrasto con i principi elaborati dalla suddetta decisione europea.


The difficult combination of the art. 578-bis c.p.p. with the "Giem sentence" of the European Court between interpretative regressions and attempts to increase the (internal) level of protection.


Despite the intervention of the Grand Chamber on the subject of relations between confiscation and the prescription of the crime ("time barred"), the internal regulatory framework remains uncertain and full of questions. In particular, is not clear the meaning of the art. 578-bis (code of criminal procedure), which presents both points of potential expansion of the level of protection for all cases of criminal confiscation, and points of possible contrast with the principles elaborated by the European decision.

 


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