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Il disagio dell’interprete innanzi alle norme Cedu La rinnovazione dell’istruttoria come condizione della riforma in appello di una sentenza di assoluzione

Alessandro Pasta

Archivio Penale pp. 197-235
DOI 10.12871/978886741817615 | © Pisa University Press 2017
Accettato: 31 March 2017 | Pubblicato: 05 April 2017


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Riassunto

                                          Abstract
Dieci anni fa la Corte costituzionale, attribuendo il rango di norme interposte alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, rivoluzionava la gerarchia delle fonti alla quale erano abituati gli interpreti italiani che si erano formati nella seconda metà del Novecento. Dopo aver riferito delle difficoltà che s’incontrano nell’elaborare una regola europea fruibile dall’interprete italiano, l’autore esamina una delle regole più note e controverse, quella che detta le condizioni affinché sia possibile riformare in appello una sentenza d’assoluzione.

Ten years ago the jurisprudence of the European Court of Human Rights was equated to sub constitutional law by the Constitutional Court, thus revolutionizing the hierarchy of the sources of the Italian jurists of the second half of the XXth century. After a survey of the difficulties in transposing a European rule in Italian jurisprudence, the author examines one of the most well known and controversial rule, the one that establishes the conditions to change an acquittal into an appeal.​


Sommario

1. Nuovi scenari, consueti condizionamenti. - 2. L’elaborazione della regola europea. - 3. Temi non pertinenti ed espressioni fuorvianti. - 4. La possibile soluzione ad alcuni quesiti. - 5. Conclusioni.

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