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La dimensione offensiva del delitto di incesto (art. 564 c.p.) e la collocazione dommatica del «pubblico scandalo» nella struttura del reato

Valentina Masarone

Archivio Penale
© dell'autore 2019
Ricevuto: 20 November 2019 | Accettato: 02 December 2019 | Pubblicato: 03 December 2019


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Riassunto

L’indagine ricostruisce la dimensione offensiva del delitto di incesto e in rapporto ad essa risolve la questione della collocazione dommatica del «pubblico scandalo», a cui l’art. 564 c.p. subordina la punibilità del fatto incestuoso. A partire dall’impianto originario del codice penale, il principale contenuto offensivo dell’incesto risulta rapportato alla famiglia, da intendersi come istituto familiare in genere e non come singola famiglia in cui il fatto stesso si verifichi. In particolare, l’incesto viola le regole della morale sessuale, applicata alla famiglia, riassumibili nel principio dell’asessualità dei rapporti parentali. Rispetto a tale offesa, la rilevanza attribuita al «pubblico scandalo», nella previsione dell’art. 564 c.p., si spiega nell’ottica di “pubblicizzazione” dei beni giuridici, tipica del codice penale del 1930: la violazione del principio di asessualità nei rapporti parentali in tanto diviene punibile, in quanto si proietti, appunto, nella dimensione pubblica della moralità, realizzando la condizione del «pubblico scandalo». Quest’ultimo determina una progressione dell’offesa tipica del reato, operando come un evento condizionante marginalmente offensivo: esso aggiunge al fatto incestuoso, lesivo della morale familiare, una nota di disvalore, consistente nell’offesa arrecata alla moralità pubblica e risulta, dunque, qualificabile come condizione di punibilità intrinseca. Pertanto, la sua imputazione in termini meramente oggettivi, ai sensi dell’art. 44 c.p., si espone a tutti i rilievi critici formulabili, rispetto a tale tipologia di condizioni, sul piano della compatibilità con i principi costituzionali, a cominciare dal principio di personalità della responsabilità penale (art. 27, co. 3, Cost.). Tuttavia, con specifico riferimento all’art. 564 c.p., le esigenze di riforma, collegate alla natura giuridica del «pubblico scandalo», vengono inevitabilmente superate dalle ragioni, scaturenti dall’obsolescenza del bene giuridico tutelato dalla norma che sconsigliano di mantenere la stessa incriminazione dell’incesto.


The offensive dimension of the crime of incest (art. 564 c.p.) and the dogmatic collocation of the «public scandal» in the structure of the crime


The investigation reconstructs the offensive dimension of the crime of incest and in relation to it resolves the question of the dogmatic collocation of the «public scandal», to which the art. 564 c.p. subordinates the punishment of the incestuous fact. Starting from the original system of the penal code, the main offensive content of the incest is related to the family, understood as a family institution in general and not as a single family in which the event occurs. In particular, incest violates the rules of sexual morality, applied to the family, which can be summarized in the principle of asexuality of family relationships. With respect to this offense, the relevance attributed to the «public scandal», in the provision of art. 564 c.p., is explained from the point of view of “publicizing” of legal assets, typical of the penal code of 1930: the violation of the principle of asexuality in family relationships becomes punishable in so far as it is projected, precisely, into the public dimension of morality, realizing the condition of the «public scandal». This last element determines a progression of the typical offense of the crime, operating as a marginally offensive conditioning event: it adds to the incestuous fact, detrimental to family morality, a note of disvalue, consisting in the offense caused to public morality and is, therefore, qualifiable as a intrinsic condition of punishment. Therefore, its imputation in purely objective terms, according to art. 44 c.p., is exposed to all the critical remarks that can be formulated, with respect to this type of conditions, in terms of compatibility with constitutional principles, starting with the principle of personality of criminal liability (art. 27, co. 3, Cost.). However, with specific reference to art. 564 c.p., the need for reform, linked to the legal nature of the «public scandal», is inevitably overcome by the reasons, arising from the obsolescence of the legal asset protected by the law, which advise against maintaining the incrimination of the incest.

 


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