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La Corte riconosce, senza mezzi termini che la "fattispecie" del concorso esterno in associazione mafiosa è stata generata dalla Corte di cassazione che ha trovato una sua stabilità solo con la sentenza Demitry. Si legge nel testo della pronuncia: "Ce n’est toutefois que dans l’arrêt Demitry, prononcé par la Cour de cassation en formation plénière le 5 octobre 1994, que celle-ci fournit pour la première fois une élaboration de la matière litigieuse, faisant état des orientations niant et de celles reconnaissant l’existence de l’infraction litigieuse et, dans l’esprit de mettre fin aux conflits de jurisprudence en la matière, admit finalement de manière explicite l’existence de l’infraction de concours externe en association de type mafieux dans l’ordre juridique interne". Ancora una volta la Corte Edu, mostrando chiaramente la sua adesione ai metodi interpretativi tipici delle giurisdizioni di di common law, conferma la capacità "normativa" delle Corti superiori. Si tratta di una ulteriore conferma della (già) chiara pronuncia emessa dalla Grande Camera nel caso Del Rio Prada v. Spagna. Dunque: secondo i Giudici di Strasburgo le Corti supremi hanno capacità normativa e poiché la "fattispecie" contestata al Contrada trovava una sua stabilità giurisprudenziale solo con la pronuncia a Sezioni unite emessa nel caso Demitry nel 1994, la condanna per concorso esterno relativa a fatti a questa pregressi deve considerarsi in violazione dell'art. 7 della Convenzione in quanto "à l’époque où les faits reprochés au requérant ont été commis (1979-1988), l’infraction en cause n’était pas suffisamment claire et prévisible pour celui-ci. Le requérant ne pouvait donc pas connaître en l’espèce la peine qu’il encourait du chef de la responsabilité pénale découlant des actes qu’il avait accomplis (Del Rio Prada [GC], précité, §§ 79 et 111-118, a contrario, Ashlarba c. Géorgie, no 45554/08, §§ 35-41, 15 juillet 2014, a contrario, Rohlena, § 50, précité et, mutatis mutandis, Alimuçaj c. Albanie, no 20134/05, §§ 154-162, 7 février 2012)". Sia consentito notare che l'orientamento della Corte Edu diretto ad assegnare valenza normativa alla decisione delle Corti superiori appare decisamente "consolidato". Il che imporrebbe al giudice nazionale il confronto con la norma nei noti termini indicati dalle sentenze "gemelle", anche alla luce della recente pronuncia della Corte costituzionale n. 49 del 2015. Senonchè la Corte costituzionale ha già negato con la sentenza n. 230 del 2013 la capacità normativa della Cassazione, anche nella sua più autorevole composizione. Ancora una volta il confronto tra sistema rivela (insanabili) contrasti. probabilmente tutti riconducibili alla differente struttura delle giurisdizioni: casistica, sostanziale e improntata ai metodi di common law quella di Strasburgo; per "principi", formale e strutturata sul principio di legalità la nostra.
S.R.