Pubblicato in: Giurisprudenza di legittimità

Ne bis in idem - Cass., Sez. III, 11 maggio 2015 (ud. 11 febbraio 2015), A.M.

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Fonte immagine: www.cortedicassazione.it

La Suprema Corte ha affermato che: non è deducibile dinanzi alla Corte di cassazione la violazione del divieto del "ne bis in idem", in quanto è precluso, in sede di legittimità, l'accertamento del fatto, necessario per verificare la preclusione derivante dalla coesistenza di procedimenti iniziati per lo stesso fatto e nei confronti della stessa persona, e non potendo la parte produrre documenti concernenti elementi fattuali, la cui valutazione è rimessa esclusivamente al giudice di merito.