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Tormentoni e tormenti: la “Carta di Napoli” e il vizio di motivazione

Sandro Fùrfaro

Archivio Penale pp. 671-680
DOI 10.12871/97888674148022 | © Pisa University Press 2016
Pubblicato: 12 December 2014


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Riassunto

L’Associazione tra gli studiosi del processo penale, torna alla carica e ripropone il tormentone del contenimento del sindacato di legittimità sul vizio di motivazione. Tanto dalla prospettiva del valore effettivo della giustificazione, quanto da quella dell’analogia con alti fenomeni patologici della decisione, l’ordito normativo non fa una grinza: giudizio di fatto e giudizio di diritto sono scindibili soltanto in astratto. Essi, in concreto, rappresentano le due componenti inseparabili e complementari della motivazione.


Sommario

1. L’auspicio dell’ASSP alla luce del sistema. - 2. La sostantivazione dell’attributo. La motivazione: ente e tabù. - 3. Il sistema e il sindacato di legittimità sul vizio di motivazione: a) gli artt. 292 e 546 c.p.p. - 4. (Segue): gli artt. 192 e 533 c.p.p. - 5. (Segue): la motivazione e l’errore di fatto ex art. 625-bis c.p.p. - 6. La Cassazione “organo supremo di giustizia”.

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