La legge, che recepisce le conclusioni della Commissione di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni ai danni degli amministratori locali, intende rafforzare gli strumenti penali proprio contro tali forme di intimidazioni. Nel merito oltre a modificare il reato di violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario, di cui all'art. 338 del codice penale, per il quale prevede l'arresto obbligatorio in flagranza,inserisce nel codice penale l'art. 339-bis, che prevede una circostanza
aggravante ad effetto speciale di alcuni specifici delitti (lesioni, violenza privata, minaccia o danneggiamento) in danno di componenti di un corpo politico, amministrativo o giudiziario, quando tali delitti costituiscano atti intimidatori ritorsivi commessi a causa del compimento di un atto compiuto nell'adempimento del mandato, delle funzioni o del servizio. La legge prevede inoltre sanzioni anche nel caso di atti intimidatori posti in essere nei confronti di aspiranti consiglieri comunali.
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