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Radiologia, processo penale, corpo umano: un microcosmo dove nulla è permesso ma tutto è consentito

Antonio Ugo Palma

Archivio Penale
© dell'autore 2019
Ricevuto: 30 July 2019 | Accettato: 18 September 2019 | Pubblicato: 20 September 2019


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Riassunto

Il mancato recepimento della Direttiva 2013/59/Euratom e la conseguente procedura d’infrazione avviata dalla Commissione Europea contro l’Italia sono eventi che inducono ad una nuova riflessione sull’utilizzo della radiologia all’interno del processo penale; tematica che riporta alla mente la ripartizione concettuale tra “organo di prova” ed “oggetto di prova”, ponendo così in risalto tutte le difficoltà che il legislatore interno incontra nel predisporre efficaci strumenti di tutela per il soggetto che si ritrova sottoposto, il più delle volte coattivamente, ad atti cognitivi sul proprio corpo.


Radiology, criminal trial, human body: a microcosm where nothing is allowed but everything is allowed


The non-transposition of Directive 2013/59/Euratom and the subsequent infringement procedure initiated by the European Commission against Italy are events that lead to a new reflection on the use of radiology within the criminal trial; theme that brings to mind the conceptual division between “test organ” and “test object”, thus highlighting all the difficulties that the internal legislator encounters in providing effective means of protection for the subject who finds himself submitted, most often in a coactive way, to cognitive acts on his body.

 


Percorso di valutazione

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