Abuso d’ufficio e fast law ANAC Antichi percorsi punitivi per nuovi programmi preventivi
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Ricevuto: 11 August 2018
| Accettato: 15 September 2018
| Pubblicato: 18 September 2018
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Riassunto
Il sistema anticorruzione ideato nel 2012, sulla carta, affida(va) a un’Autorità indipendente (ANAC) il potere di produrre regole “veloci e flessibili” volte a prevenire contegni improbi (cd. maladministration), rilasciando al ventaglio di illeciti ex artt 314 ss. c.p. il compito di reprimere fatti gravemente offensivi dei beni ex art. 97 Cost. Nei fatti, però, si assiste ad una intersezione fra le une e gli altri, specie nell’ambito degli appalti pubblici: ove i precetti etico-cautelativi dell’Authority tendono ad alimentare i concetti normativi ex art. 323 c.p., dotando l’illecito di rinnovate capacità di presa e accentuandone le – già evidenti - curvature moralizzanti. Il tutto, a dimostrazione di come il diritto penale della P.A., oggi più di ieri, resti un settore afflitto da fenomeni di profonda e patologica amministrativizzazione.
On the books, the current anti-bribery normative system empovers an independent Authority (ANAC) to promulgate preventive rules with the aim to minimize the risk of maladministration, while criminal law should punish serious violation of values ex Art. 97 Const. In the practical implementation of that system, however, the ANAC precautionary-ethical rules tend to interact with the criminal offences, especially in the field of public procurement: hier, the Autorithy’s soft- and fast-law increases the area of application of the crime ex Art. 323 c.c., and exacerbates its anti-secular interpretation. All above, in the context of the “administrativization process” involving all crimes against the Public Administration.
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