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Appunti sulla compatibilità del reato continuato con la non punibilità per fatto tenue: spazi applicativi per un giudizio equitativo in alcune ipotesi di continuazione omogenea tra più (di due) reati

Carla Iavarone

Archivio Penale
© dell'autore 2023
Ricevuto: 10 April 2023 | Accettato: 13 April 2023 | Pubblicato: 14 April 2023


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Riassunto

​La pronuncia delle Sezioni Unite n. 18891/2022 pone fine al contrasto giurisprudenziale che esisteva, fino a non molto tempo fa, circa la compatibilità dell’art. 131-bis, c.p., nell’ipotesi di reato continuato. Brevemente: secondo la Suprema Corte non sussiste alcuna preclusione, in astratto, all’applicabilità della norma più recente qualora siano commessi più reati in continuazione, ad eccezione dei casi in cui il giudice ritenga che siano integrate, in concreto, una o più delle condizioni previste dalla legge per esclu- dere la tenuità dell’offesa ovvero per qualificare il comportamento come abituale. La decisione in commento – indubbiamente, apprezzabile – rischia però di generare incoerenze sotto il profilo della colpevolezza. Muovendo da una lettura del reato continuato in termini soggettivo-oggettiva, il presente lavoro evidenzia l’opportunità di ricomprendere nel perimetro applicativo della particolare tenuità del fatto anche l’ipotesi di cui all’art. 101, c.p., unificata dal vincolo della continuazione, laddove sintomatica di una colpevolezza del reo sensibilmente attenuata.

The ruling of the United Divisions of the Italian Court of Cassation no. 18891/2022 puts an end to the case-law conflict that existed, until not long ago, about the compatibility of art. 131-bis, of the Italian Criminal Code, in case of the plurality of interrelated offences. Briefly: according to Supreme Court, there is no restriction, abstractly, to the application of the latest rule if multiple crimes are committed, continuously between them, except for cases in which the judge deems that one or more of the conditions required by law to exclude the tenuity of the offence or to qualify the behavior as habitual are integrated concretely. The judgment analysed – undoubtedly, appreciable – however risks generating incoherence in terms of culpability. Starting from a reading of the plurality of interrelated offences in subjective-objective terms, the present research highlights the opportunity to include in the scope of application of trifling criminal offence also the hypothesis of art. 101, of the Italian Criminal Code, bound by the continuation, where symptomatic of a significantly attenuated culpability of the offender.


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