Associazione mafiosa e riciclaggio: nessun concorso
Archivio Penale
pp. 705-714
DOI 10.12871/978886741577922
| © Pisa University Press 2016
Pubblicato: 30 August 2015
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Riassunto
L’Autore analizza la recente pronuncia delle Sezioni unite della Suprema Corte, nella quale si è affermato il principio di diritto secondo cui il delitto di riciclaggio è idoneo a rappresentarsi anche in presenza di una condotta di mero trasferimento del denaro di provenienza delittuosa da un conto corrente all’altro, giacché detta condotta si configura come volta a ostacolare la tracciabilità dello stesso denaro. Nel ripercorrere le linee essenziali dell’iter argomentativo seguito dai giudici di legittimità, l’Autore focalizza l’attenzione sulle ricadute esegetiche della pronuncia in commento, riflettendo sui risvolti interpretativi in punto di elemento soggettivo del reato e sulla estensibilità dei principi affermati dalla Cassazione alla nuova fattispecie di “autoriciclaggio”, di recente approvata in via definitiva dal Parlamento.
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