Caso Sea Watch ovvero la truffa delle etichette: è “politica” la decisione che non si condivide (o che non si comprende) …
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Ricevuto: 18 March 2020
| Accettato: 25 March 2020
| Pubblicato: 27 March 2020
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Riassunto
Il contributo non esamina direttamente il merito dei provvedimenti giurisdizionali che hanno definito la vicenda Sea Watch, ma prende in esame la natura delle censure che sono state mosse a tali decisioni, evidenziando come la critica secondo cui si tratterebbe di pronunce "politiche" o "viziate da pregiudizi ideologici" sia decisamente fuori luogo. Secondo l'autore, infatti, tanto il giudice agrigentino quanto la Cassazione - pervenendo a soluzioni che poi possono essere condivise o meno - hanno operato pienamente nei limiti del loro potere, interpretando le norme incriminatrici richiamate nei confronti della comandante della Sea Watch secondo le prescrizioni ed i principi della Costituzione e delle Carte sovranazionali, come impone l'esercizio dell'attività giurisdizionale".
Sea Watch case or the fraud of the labels: the decision is "political" that you don't share (or don't understand)
The contribution does not directly examine the merit of the jurisdictional measures that defined the Sea Watch affair, but examines the nature of the complaints that were made against these decisions, highlighting how the criticism according to which it was "political" or "flawed" pronouncements ideological bias "is definitely out of place. According to the author, in fact, both the Agrigento judge and the Cassation - reaching solutions that can then be shared or not - have operated fully within the limits of their power, interpreting the incriminating rules referred to the commander of the Sea Watch according to the prescriptions and the principles of the Constitution and supranational charters, as required by the exercise of jurisdiction ".
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