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Dal “doppio binario” al “binario morto”: problematiche contingenti e prospettive auspicabili

Silvio D'Alessandro

Archivio Penale
© Pisa University Press 2017
Ricevuto: 06 December 2017 | Accettato: 22 December 2017 | Pubblicato: 24 December 2017


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Riassunto

La legge 81/2014, come tutte le “rivoluzioni”, è insieme rischio e opportunità.

Opportunità etica innanzitutto, prevedendosi da parte dello Stato l’obbligo a corrispondere radicalmente alle necessità del folle-reo, ma anche opportunità scientifica e clinica volta alla comprensione del fenomeno e alla ricerca di trattamenti e modalità realmente efficaci sul versante della cura, peraltro imponendo alla Psichiatria una profonda revisione delle sue prassi.

È al contempo rischio: se la legge non verrà attentamente monitorata nella sua effettiva applicazione, se non sarà sostenuta da adeguati investimenti e risorse in termini di strutture, personale e competenze; se l’intera normativa riguardante il problema della non imputabilità (a partire ovviamente dalla sociale pericolosità psichiatrica e dalle misure di sicurezza) non verrà prontamente armonizzata; se il complesso delle competenze che finora si è confrontato con il fenomeno della follia criminale (Psichiatria certo, ma anche Magistratura, Avvocatura, Forze dell’Ordine) non verrà mantenuto e possibilmente ampliato; se l’insieme delle questioni poste dalla legge dovessero subire progressive deleghe e sub-appalti comportando nuovamente il collasso tra pazienti e sistema delle cure, non tarderà a riproporsi integralmente lo schema e la logica propri dell’istituzione manicomiale, fondamentalmente custodiale.

 

Like all "revolutions” Law 81/2014 is both risk and opportunity.

First is an ethical opportunity by requiring the State to comply radically with the psychiatric offender’s necessities, then it’s also a scientific and clinical opportunity to understand the phenomenon and to look for treatments and effective ways to cure it, by forcing Psychiatry to revise deeply his practices beside. At the same time, it’s a risk if the law isn’t carefully monitored in its effective application and if isn’t supported by adequate investment and resources in terms of structures, personnel and skills; if the entire legislation on the issue of non-imputability (starting with social psychiatric danger and security measures) will not be readily harmonized; if the complex of competencies, that are confronted with the phenomenon of criminal madness so far (Certain Psychiatry, but also the Judiciary, the Attorney, the Police), will not be maintained and preferably expanded; if all issues posed by the law are subject to progressive proxies and subcontractures, causing again the collapse between patients and the system of care, it will not be long to fully repeat the schema and the basically custodial logic of the Mental Institution.


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