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Declinazioni attuali della pericolosità sociale: pene e misure di sicurezza a confronto

Marta Bertolino

Archivio Penale pp. 459-484
DOI 10.12871/97888674131716 | © Pisa University Press 2016
Pubblicato: 20 August 2014


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Riassunto

L’abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari ha riacceso il dibattito non solo sulla questione della realtà del fenomeno della pericolosità dell’autore di reato affetto da un disturbo psichico, ma anche su quella più generale della pericolosità sociale come categoria dogmatico-penale ed empirico-sociale. L’attuale panorama penalistico offre un volto della pericolosità sociale, come probabilità di reiterazione di reati, che si espande al di là dei confini della tradizione codicistica, che vede la pericolosità sociale nella funzione principale di presupposto per l’applicazione della misura di sicurezza. In questa espansione, la pericolosità, già di per sé concetto generico, diventa sempre più una qualifica di natura strettamente soggettiva, determinata cioè dalla tipologia d’autore e dall’allarme sociale che tale figura suscita.


Sommario

1. Percorsi differenziati di pericolosità sociale. - 2. La pericolosità sociale “generica”. - 3. La pericolosità nel canone della patologicità. - 4. Pericolosità e vizio di mente. - 5. Brevi considerazioni conclusive.

Percorso di valutazione

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