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Diversi titoli di reato per un medesimo fatto concorsuale? Il rompicapo della disciplina del concorso eventuale di persone nel reato: osservazioni a margine di Cass., Sez. III, ord. n. 20563 del 12 maggio 2022

Alessandro Morelli

Archivio Penale
© dell'autore 2023
Ricevuto: 02 December 2022 | Accettato: 24 January 2023 | Pubblicato: 25 January 2023


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Riassunto

La questione della possibile differenziazione dei titoli di responsabilità tra concorrenti a fronte di un medesimo fatto di reato realizzato plurisoggettivamente è tornata di attualità a seguito di una recente ordinanza di rimessione alle Sezioni unite, in relazione, in particolare, ai reati in materia di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti (art. 73, D.P.R. n. 309/1990). La questione controversa affonda le proprie radici nella ricostruzione dogmatica dell’istituto del concorso eventuale di persone nel reato e si riferisce alla natura, unitaria o differenziata, del fatto realizzato plurisoggettivamente, specie nel caso in cui gli apporti concorsuali siano ex se apprezzabili come autonomi reati. A favore della soluzione pluralistica milita non solo il principio di colpevolezza, come secondo aspetto della legalità penale, ma anche ragioni sistematiche riconducibili a ipotesi legalmente previste di concorso di persone con coefficiente soggettivo eterogeneo.


The question of whether different offenses can be assumed for the same act of aiding and abetting a crime has resurfaced following a recent order of referral to the Joined Chambers of the Court of Cassation to review a case involving the possession and trafficking of narcotics (as described in Article 73 of Presidential Decree No. 309/1990). This controversial issue relates to the interpretation of the rules governing complicity in crime and whether participation in a crime should be treated as a single offence or as multiple offenses, particularly in cases where the contributions of those involved are autonomous offenses in and of themselves. Those in favour of the latter approach argue that it is based not only on the principle of culpability, which is a key aspect of criminal law, but also on systematic considerations related to specific hypothetical scenarios of complicity with different mens rea of the crime.


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