Il decreto legislativo in titolo è volto a recepire nel nostro ordinamento la decisione
quadro 2009/948/GAI del Consiglio, sulla prevenzione e la risoluzione dei conflitti relativi all'esercizio della giurisdizione nei procedimenti penali.
In particolare, il provvedimento mira a evitare che vengano avviati, dinanzi alle diverse autorità nazionali europee, più procedimenti penali riguardanti gli stessi fatti e la stessa persona; in tali ipotesi - attraverso una procedura obbligata di consultazione - è promossa
una soluzione concordata tra le diverse autorità nazionali per la concentrazione del
procedimento in un solo Stato membro. Nel merito il decreto legislativo si compone di 12 articoli, suddivisi in due Capi. Il primo Capo contiene norme e principi generali per l'introduzione nel nostro ordinamento delle
disposizioni previste dalla decisione quadro (artt. 1-9); il secondo Capo (artt. 10-12)
disciplina l'adeguamento dell'ordinamento interno alle nuove previsioni di derivazione
europea.
Contenuti correlati
- L. 23 maggio 2013, n. 57 (conversione in legge del D.L. 25 marzo 2013 n. 24 - Disposizioni urgenti in materia sanitaria - Norme per il completamento del processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (GU 25.05.2013)
- D.Lgs. 8 aprile 2013, n. 39 - Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilià di incarichi presso le pubbliche amministrazioni - Attuazione legge anticorruzione (GU 19.04.2013)
- D. Min. 3 aprile 2013, n. 48 - Modifiche al Regolamento in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione nel processo penale (GU 9.05.2013)
- D.Lgs. 5 marzo 2013, n. 26 - Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento CE n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra (GU 28.03.2013)