Gli eccessi del legislatore e l’irrilevanza autoreferenziale della dottrina penalistica
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Ricevuto: 29 July 2019
| Accettato: 21 August 2019
| Pubblicato: 28 August 2019
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Riassunto
L’entrata in crisi, nei tempi moderni, del principio di separazione tra i poteri dello Stato ha prodotto effetti dirompenti in materia penale, determinando, da una parte, lo ‘strapotere’ del giudiziario sul legislativo, con ricadute pericolose sulla riserva di legge, dall’altra, una progressiva marginalizzazione dell’apporto della scienza penalistica nella costruzione delle norme penali. Una certa tendenza, inoltre, ad imporre finalità declamatorie a tutta la materia penale ha avuto come ulteriore conseguenza una torsione del sistema che è virato dal “diritto penale del fatto offensivo” al “diritto penale dell’autore pericoloso”. Nel cercare di dimostrare queste conclusioni, il saggio affronta alcuni esempi emblematici recenti di tal modo di procedere della legislazione penale.
The excesses of the legislator and irrelevance self-referential of the criminal law doctrine
The crisis suffered by the separation of powers principle in modern times has heavily impacted the criminal law sector. On the one hand, it has brought about the dominance of the judicial branch over the legislative, with dangerous repercussions for the rule of law; on the other, it has led to criminal sciences being progressively marginalized when it comes to writing new laws. Furthermore, a certain tendency to impose "declamatory" purposes on the criminal law sector as a whole has twisted the system's focus from the offence to the 'dangerous offender'. This paper argues these conclusions and examines recent, emblematic examples of this trend in criminal lawmaking.
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