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I confini tra recklessness e (criminal) negligence nel sistema penale statunitense

Andrea De Lia

Archivio Penale
© dell'autore 2024
Ricevuto: 09 May 2024 | Accettato: 19 July 2024 | Pubblicato: 22 July 2024


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Riassunto

​Il saggio si prefigge l’obiettivo di definire i concetti di recklessness e di criminal negligence nel contesto del diritto penale statunitense. Innanzitutto, ci si soffermerà sull’evoluzione della disciplina penale della colpa nel sistema di common law inglese, con particolare riferimento alla fattispecie di omicidio, che costituisce, del resto, l’unica ipotesi di negligence rilevante nel settore, rintracciabile nella tradizione di quel Paese, prima dell’indipendenza ottenuta dagli Stati Uniti nel XVIII secolo, che venne “importata” in America. Si noterà, inoltre, attraverso l’analisi delle scarse e opache fonti disponibili, come sia particolarmente arduo identificare la genesi e la nozione originaria di recklessness, anche se, in effetti, sembra potersi affermare che essa venne inizialmente associata al vago concetto di malice e, conseguentemente, al dolo nonché all’omicidio volontario. Si tratta, però, di un concetto che, nel XIX secolo, nel panorama americano, venne poi correlato alla colpa, mentre l’ipotesi della realizzazione di un comportamento a base di rischio non consentito, in costanza di previsione dell’evento, venne considerata, ad un punto, qualificabile in termini di dolo. Fino alla metà degli anni ’50 dello scorso secolo venne comunemente avvertita, specie nella disciplina dell’omicidio, la necessità di selezionare diverse forme di responsabilità, con trattamenti sanzionatori opportunamente differenziati in ragione dell’elemento psichico. Ciò nonostante, i legislatori americani non intervennero, omettendo di introdurre a sistema delle norme definitorie, pur a fronte di orientamenti giurisprudenziali incerti e della necessità di attuare delle scelte di politica criminale tese a garantire proporzionalità nella risposta sanzionatoria attraverso il riferimento all’elemento subiettivo. Talché, il turning point è stato tracciato dal Model Penal Code, del 1962, che ha influenzato profondamente le evoluzioni normative e giurisprudenziali sulla mens rea in America. Tali sviluppi hanno condotto alla qualificazione della recklessness quale forma di colpa, più grave rispetto alla criminal negligence, perché connotata dalla previsione dell’evento lesivo non voluto. Quanto alla negligence, si osserverà come ancor oggi essa rappresenti un “tabù” nel criminal law d’oltre oceano e, in questa prospettiva, si evidenzieranno le ragioni che sottendono a tale idiosincrasia.

The paper aims to define the concepts of recklessness and criminal negligence in the context of US criminal law. First, we will focus on the evolution of the discipline of negligence in the English common law system, with reference to the case of homicide, which constitutes, moreover, the only hypothesis of liability for negligence traceable in the tradition of that country, before the Independence War, which was “imported” to America. Furthermore, it will be noted, through the analysis of the scarce and opaque sources available, how it is particularly difficult to identify the genesis and the original notion of recklessness, even if, in fact, it seems possible to affirm that it was initially associated with the vague concept of malice and, consequently, to voluntary homicide. It is, however, a concept which, in the 19th century, in the American panorama, was then associated to negligence, while the hypothesis of carrying out risk-based behaviour which was not permitted while constantly predicting the event was considered, at one point, as intent. Until the mid-1950s, the need to select different forms of responsibility, with appropriately differentiated sanctioning treatments based on the psychological element, was commonly felt, especially in the context of the discipline of homicide. Nonetheless, American legislators did not intervene, failing to introduce definitive rules into the system, despite uncertain jurisprudential guidelines and the need to implement criminal policy choices aimed at guaranteeing proportionality in the sanctioning response through reference to the subjective element. Thus, the turning point was marked by the Model Penal Code of 1962, which profoundly influenced the regulatory and jurisprudential developments on mens rea in America. These developments have led to the qualification of recklessness as a form of negligence, more serious than criminal negligence, because it is characterized by the prediction of an unwanted harmful event. As for negligence, it will be observed that even today it represents a “taboo” in the context of overseas criminal law and, from this perspective, the reasons underlying this idiosyncrasy will be highlighted.


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