I reati tributari nella responsabilità da reato degli enti collettivicollettivi: ovvero dell’opportunità di configurare la responsabilità amministrativa delle società anche in caso di commissione di reati fiscali
Archivio Penale
pp. 82-102
DOI 10.12871/97888674181768
| © Pisa University Press 2017
Ricevuto: 10 March 2017
| Accettato: 18 March 2017
| Pubblicato: 21 March 2017
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Riassunto
L’autore esamina in chiave critica la proposta di inserire anche i reati tributari nel novero degli illeciti presupposto della responsabilità degli enti collettivi ai sensi del d.lgs. n. 231 del 2001. Dopo aver richiamato le posizioni di quanti sono favorevoli a questa innovazione, nel lavoro si dimostra come una tale riforma risulterebbe, da un lato, inutile ed inopportuna e dall’altro come conflagrerebbe con il principio del ne bis in idem.
Sommario
1. Premessa. - 2. Argomenti per l’inserimento degli illeciti tributari nel catalogo 231: i delitti fiscali quali reati tipicamente commessi nell’interesse della persona giuridica. - 3. Il sistema punitivo degli illeciti amministrativi tributari e la disciplina applicabile in caso di violazioni fiscali commessi da società. - 4. L’inserimento degli illeciti fiscali fra i reati presupposto della responsabilità amministrativa: un’inutile duplicazione di sanzioni. A) La significativa gravità del sistema punitivo tributario. - 5. Segue: B) La attuale presenza nel sistema di ipotesi di rilevanza del reati tributari per la responsabilità degli enti. - 6. Segue: C) In sede penale già c’è una sanzione per l’ente collettivo in relazione a reati tributari commessi nel suo interesse: il sequestro del profitto dell’evasione. - 7. L’inserimento degli illeciti fiscali fra i reati presupposto della responsabilità amministrativa: un’inammissibile duplicazione di sanzioni.Percorso di valutazione
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