articolo pubblicato | open access
Sottoposto a Peer review

Il delitto senza fattispecie. Contrappunto sul suicidio

Daniela Falcinelli

Archivio Penale
© dell'autore 2021
Ricevuto: 24 September 2021 | Accettato: 30 September 2021 | Pubblicato: 01 October 2021


L’intero articolo è disponibile


Riassunto

Linguaggi, pensieri e immagini di ogni epoca hanno avuto il suicidio dell’uomo come oggetto di osservazione, andando alla ricerca di una ragione che potesse spiegarlo; la letteratura penale contemporanea, dal canto suo, ha fornito risposte diverse e tra loro irriducibili, e ancora si interroga sulla liceità o piuttosto sul divieto della relativa commissione. La tematica oggi irrompe nella disciplina scritta dal legislatore in materia di morte medicalmente assistita e nella rilettura estensiva fornitane dalla giurisprudenza costituzionale, assumendo contorni sovrapponibili all’idea di inviolabile libertà individuale di vivere cui la ancorano le scene filmiche, espressione della cultura sociale, e le indagini della moderna psichiatria psicodinamica. Approfondendo questi versanti, la riflessione segue i passi degli effetti penali sul vocabolario del suicidio umano, che al seguito, cambia paradigma. Il fatto suicidiario – di impossibile tipizzazione, e di impossibile offensività - rimane estromesso dalla rilevanza penale laddove integri “una” delle scelte di vivere che il singolo individuo ha diritto di intraprendere autonomamente, nella pienezza del proprio personalismo costituzionale fatto di libertà fisica e morale, e nel rispetto dell’altrui libertà di prestargli l’aiuto richiesto, della quale si delineano con nettezza i confini.


The crime without a case in point. Counterpoint about Suicide.


Languages, thoughts and images of every era have had man’s suicide as an object of observation, searching for a reason that could explain it; contemporary criminal literature, for its part, has provided different and irreducible answers, and still questions itself about the lawfulness or rather the prohibition of the relative commission. The issue today bursts into the discipline written by the legislator on medically assisted death and in the extensive reinterpretation provided by constitutional jurisprudence, assuming outlines that can be superimposed on the idea of ​​inviolable individual freedom to live in which the film scenes, expression of social culture, and the investigations of modern psychodynamic psychiatry anchor it. Deepening these aspects, the reflection follows the steps of the criminal effects on the vocabulary of human suicide, which subsequently changes paradigm. The suicidal fact - of impossible typing, and impossible offensiveness - remains excluded from criminal relevance where it integrates “one” of the choices of living that the single individual has the right to undertake autonomously, in the fullness of his or her own constitutional personalism made up of physical and moral freedom, and respecting the freedom of others to lend him the help requested, whose boundaries are clearly delineated.


Percorso di valutazione

Peer reviewed. Certificazione della qualità


L’intero articolo è disponibile