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Il detenuto in attesa di giudizio: profili di una riforma incompiuta

Francesco Zacchè

Archivio Penale pp. 371-386
DOI 10.12871/97888674131712 | © Pisa University Press 2016
Pubblicato: 20 August 2014


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Riassunto

Nel meritorio tentativo di fronteggiare il cronico stato d’eccezione, finora, gli interventi normativi hanno toccato sostanzialmente il fronte esecutivo della pena. Se si esclude qualche sparuta modifica, invece, non si è colta ancora l’occasione per riorganizzare un altro campo che – a parere della Corte europea, ma non solo – manifesta rilevanti profili di criticità in ordine al sovraffollamento: il settore delle cautele. I detenuti in custodia cautelare rappresentano percentuali elevatissime della popolazione in vinculis e, fra questi, un numero preoccupante è costituito da persone in attesa del giudizio di primo grado.


Sommario

1. Sovraffollamento carcerario e detenuti in attesa di giudizio: un nodo ancora irrisolto. - 2. Centralità del carcere negli assetti cautelari. - 3. Inefficienza del processo e (ab)uso della custodia cautelare: le indicazioni provenienti dall’Europa. - 4. Le imminenti scelte del legislatore: potenziare le alternative cautelari. - 5. Confermare gli automatismi cautelari. - 6. Rafforzare la discrezionalità vincolata del giudice. - 7. Per un’effettiva deflazione della custodia cautelare: abrogare la lett. c) dell’art. 274 c.p.p. - 8. Segue: Un giudice delle libertà.

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