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Il Getty Bronze: prima un giallo archeologico, poi un rebus giuridico. Profili internazionalistici

Alessandra Lanciotti

Archivio Penale
© dell'autore 2019
Ricevuto: 29 March 2019 | Accettato: 12 April 2019 | Pubblicato: 15 April 2019


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Riassunto

Il contributo si concentra su alcuni degli interrogativi giuridici sollevati dall’intricata vicenda che ha come protagonista una antica statua di bronzo risalente al IV sec. A.C., attualmente nelle sale del Getty Museum in California e per questo conosciuta anche col nome di “Getty Bronze”. Prendendo spunto dalla decisione con la quale la Cassazione ha recentemente confermato il provvedimento di confisca della statua “ovunque essa si trovi” , l’autrice svolge alcune considerazioni relativamente alla determinazione della legge applicabile al regime proprietario dei beni archeologici illecitamente esportati e all’applicabilità della legislazione italiana a tutela del patrimonio culturale nel caso di specie, come pure delle varie convenzioni internazionali sulla restituzione dei beni culturali. Inoltre affronta la questione dell’enforcement del provvedimento di confisca in esecutivis all’estero, avanzando un’ipotesi alternativa di soluzione dell’intricata vicenda. 


The Getty Bronze: first an archaeological yellow then a legal rebus. International profiles.


The comment focuses on some of the legal questions raised by the intricate story of the statue known as the “Getty Bronze”, the protagonist of which is an ancient bronze statue dating back to the 4th century B.C. found in the Adriatic Sea more than fifty years ago and currently on exhibit in the Getty Museum in California. Taking her cue from the decision with which the Italian Supreme Court (Corte di Cassazione) recently confirmed the confiscation order of the statue “wherever it is located”, the author makes some considerations on the determination of the law applicable to the proprietary regime of illegally exported archaeological troves, on the applicability of the Italian protectionist laws and of the international law conventions on the return of cultural property to the country of origin to this specific case. She also analyses the issue of enforcement of the confiscation order abroad, advancing a hypothesis of resolving this long judicial affair.


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