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Il giudice come utente euristico nel ragionamento induttivo basato sul senso comune. Soluzioni di debiasing per assicurare l’igiene decisionale

Fabiana Falato

Archivio Penale
© dell'autore 2025
Ricevuto: 09 July 2025 | Accettato: 18 July 2025 | Pubblicato: 21 July 2025


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Riassunto

Le scelte spesso si basano su convinzioni riguardo alla probabilità di eventi incerti. Ma cosa determina simili convincimenti? Le persone come stimano la possibilità che un evento incerto si verifichi? La ricerca neuropsicologica ha dimostrato che si affidano a un numero limitato di principi euristici, riducendo così le complesse attività di valutazione delle probabilità a operazioni di giudizio più semplici. In generale, le scorciatoie mentali sono piuttosto efficaci, ma talvolta possono indurre a gravi errori. La traccia – pietra miliare nella storia delle neuroscienze che, tra l’altro, ha segnato il connubio tra psicologia ed economia – si indaga nel contesto del ragionamento induttivo giudiziale nelle occasioni in cui esperienza e notorio rappresentano le premesse, i punti di partenza per stabilire l’innocenza o la responsabilità dell’imputato. Tra euristiche e bias cognitivi si individuano gli errori di percezione del giudice e si offrono soluzioni per prevenirli – ritenendo insufficiente rimediarli – considerato il valore garantista del convincimento nell’ambito delle situazioni giuridiche soggettive costituzionalmente protette.


The judge as a heuristic user in common-sense inductive reasoning. Debiasing solutions to ensure decision hygiene.


Choices are often based on beliefs about the probability of uncertain events. But what determines such beliefs? How do people estimate the possibility that an uncertain event will occur? Neuropsychological research has shown that they rely on a limited number of heuristic principles, thus reducing the complex activities of probability assessment to simpler judgment operations. In general, mental shortcuts are quite effective, but sometimes they can lead to serious errors. The track - a milestone in the history of neuroscience that, among other things, marked the marriage between psychology and economics - is investigated in the context of judicial inductive reasoning in those occasions in which experience and notoriety represent the premises, the starting points for establishing the innocence or responsibility of the accused. Through heuristics and cognitive biases, the judge's errors of perception are identified and solutions are offered to prevent them - considering it insufficient to remedy them - considering the guarantor value of the belief in the context of constitutionally protected subjective legal situations.

 


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