Il pensiero di Alfredo de Marsico nel dibattito dottrinale del ‘900
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Ricevuto: 21 November 2018
| Accettato: 27 November 2018
| Pubblicato: 28 November 2018
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Riassunto
Alfredo De Marsico fu insigne docente di diritto penale e processuale penale in varie Università d’Italia (da ultimo presso la Sapienza di Roma dove subentrò ad Arturo Rocco nella cattedra di diritto penale); fu celebre avvocato del foro napoletano (e non solo); fu infaticabile studioso in molte branche del diritto (nella specie penale e processuale penale) come testimonia un’infinità di pubblicazioni lungo un arco di tempo di circa settant’anni.
Eppure, il suo nome rimane legato prevalentemente ad una pagina della nostra storia nazionale; a quando, cioè, il 25 luglio del 1943, fu tra i firmatari di quell’Ordine del giorno “Grandi” con cui il Gran Consiglio del fascismo decretò la fine del regime.
Il presente lavoro si propone, perciò, di portare a conoscenza delle nuove generazioni, sia pure con la dovuta sintesi, l’opera scientifica di un personaggio che, per la mole della produzione, e soprattutto per talune lungimiranti intuizioni, va senza dubbio annoverato tra i maggiori esponenti della nostra dottrina.
Alfredo De Marsico was a distinguished professor of
criminal law and criminal procedure in various universities of
Yet, his name remains tied mainly to a page of our national history when on 25 July 1943 he was among the signers of Grandi’s Agenda with which the Grand Council of Fascism decreed the end of the regime.
Therefore, the present book proposes to bring to the knowledge of the new generations the synthesis of scientific work of a character who must be undoubtedly seen among the greatest representative of our doctrine for his numerous publications, and, especially, for his certain forward-looking intuitive thinking.
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