Il pubblico ministero ed i cento talleri di Kant
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Ricevuto: 24 June 2021
| Accettato: 29 June 2021
| Pubblicato: 05 July 2021
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Riassunto
Nel lavoro vengono esaminate le modalità con cui il pubblico ministero esercita le sue funzioni nel corso dell’attività investigativa ed al momento di esercitare l’azione penale. L’autore evidenzia come, nonostante il dato normativo sembri configurare un pubblico ministero quale organo terzo ed imparziale quanto meno nella fase antecedente il giudizio, in realtà chi esercita la funzione inquirente sia soggetto ad inevitabili condizionamenti e suggestioni che influenzano le sue decisioni in termini tali da non rendere sostenibile, in ragione della loro presunta oggettività, una prevalenza degli elementi probatori da lui acquisiti rispetto ai dati dimostrativi forniti dalla difesa. Alla luce di ciò, si propongono alcuni suggerimenti per garantire che innanzi al giudice la tesi dell’accusa sia presentata come dotata di un margine di plausibilità analoga a quanto sostiene l’accusato.
Pubblic prosecutor and the Kant’s hundred thalers
The work examines the way in which the public prosecutor carries out his duties in the course of the investigative activity and when carrying out criminal proceedings. The author points out that, although the regulatory data seems to constitute a public prosecutor as a third party and impartial at least in the pre-judgment phase, in reality, those who exercise the investigative function are subject to inevitable conditioning and suggestions that influence their decisions in such a way as not to make sustainable, due to their alleged objectivity, a prevalence of the evidence acquired by him over the demonstration data provided by the defense. In the light of this, a number of suggestions are made to ensure that the prosecution's argument is presented to the court as having a plausible margin similar to that of the accused.
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