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Il senso del diritto penale per la donna. Un itinerario dalla valorizzazione dell’identità femminile alla protezione penale della maternità

Daniela Falcinelli

Archivio Penale
© dell'autore 2020
Ricevuto: 14 October 2020 | Accettato: 23 October 2020 | Pubblicato: 27 October 2020


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Riassunto

Il fluire del concetto di identità consente all’interprete del diritto penale un contatto diretto con la mutevole realtà della violenza contro l’individualità femminile, e di riconsiderare il senso della c.d. violenza di genere al confronto con un ricercato diritto esclusivo della donna in quanto tale. L’uguaglianza di genere che si scorge nei tratti costitutivi delle più o meno nuove fattispecie penali presentate ed applicate come strumenti normativi adatti a garantirle una maggiore protezione, rivela i compromessi e le contraddizioni di una cultura sociale ancora fortemente maschilista, costretta oggi a confrontarsi con una ricodificazione penale scritta non solo come principio generale. L’introduzione nel corpo del codice dei delitti contro la maternità, una volta estratti dalla legislazione speciale i delitti di procurato aborto non consentito dalla donna, e di altre previsioni che aggravano l’offesa scagliata contro la donna in stato di gravidanza dimostrano infatti il lento percorso di costruzione di un nuovo bene giuridico: l’identità femminile di maternità.    

The sense of criminal law for women. An itinerary from the enhancement of female identity the criminal protection of maternity


The flow of the concept of identity allows the interpreter of criminal law to have direct contact with the changing reality of violence against female individuality, and to reconsider the meaning of the so-called gender violence in comparison with a sought after exclusive right of women as such. The gender equality that can be seen in the constitutive features of the more or less new criminal cases presented and applied as regulatory tools suitable for guaranteeing greater protection, reveals the compromises and contradictions of a still strongly male-dominated social culture, today forced to confront a written criminal recoding not only as a general principle. The introduction into the body of the code of crimes against motherhood, once the crimes of procured abortion not allowed by the woman have been extracted from the special legislation, and of other provisions that aggravate the offense hurled against the pregnant woman demonstrate the slow path of building a new juridical good: the female identity of maternity.


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