Interferenze e deroghe ai diritti umani per ragioni di sanità pubblica: Le linee guida del Consiglio d’Europa delimitano il “margine di apprezzamento” degli Stati Membri
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Ricevuto: 09 April 2020
| Accettato: 17 April 2020
| Pubblicato: 19 April 2020
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Riassunto
L’Autore passa in rassegna le linee guida fornite dal Consiglio d’Europa agli Stati Membri nel contesto della pandemia da Covid-19. Delineata la distinzione tra “interferenze” e “deroghe” ai diritti dell’uomo e alle libertà fondamentali scolpite nella Convenzione, vengono esplorati i confini del “margine di apprezzamento” riconosciuto agli Stati in tale ambito, con particolare riferimento al rispetto del “principio di legalità”, alla salvaguardia dell’equilibrio tra i Poteri dello Stato, ai rapporti tra Autorità centrali e locali, alla libertà personale, al “giusto processo”, al carattere “temporaneo” e “proporzionale” delle misure strettamente necessarie. L’Autore prefigura, poi, uno dei possibili scenari dell’immediato futuro, lanciando un segnale di allarme in ordine ai gravi potenziali pericoli incombenti sul “principio di non discriminazione” dall’applicazione su larga scala degli strumenti tecnologici e medico-scientifici, precisamente dall’eventuale rilascio delle c.d. “patenti d’immunità”.
Interferences and derogations to human rights for public health reasons: the guidelines of the Council of Europe delimitate the Member States’ “margin of appreciation”
The Author reviews the guidelines provided by the Council of Europe to the Member States in the framework of the Covid-19 pandemic. Once outlined the distinction between “interferences” and “derogations” to the human rights and fundamental freedoms enshrined within the Convention, the borders of the “margin of appreciation” granted to the States in such scope are explored, with particular regard to the respect of “rule of law”, the safeguard of the balance between the branches of State powers, the relations between central and local Authorities, the right to liberty, the “fair” trial, the “temporary” and “proportional” character of the strictly necessary measures. The Author envisages, then, one of the possible scenarios foreseeable in the next future, alerting about the serious potential threats looming on the “principle of non-discrimination” as a result of the large-scale application of technological and medical-scientific instruments, notably of the expected release of the so-called “immunity licenses”.
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