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La caccia alla plurisoggettività causale nella plurisoggettività concorsuale

Giuseppe Losappio

Archivio Penale
© dell'autore 2021
Ricevuto: 24 November 2021 | Accettato: 01 December 2021 | Pubblicato: 03 December 2021


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Riassunto

La vocazione anti-tipica del concorso di persone nel reato non può essere efficacemente affrontata perpetuando la sudditanza dell’istituto nei confronti della fattispecie monosoggettiva ovvero di quella associativa. In questo senso bisogna riconoscere la validità sul piano metodologico della teoria di Dell’Andro che, tuttavia, è povera sotto il profilo contenutistico e fallisce nell’indicare l’elemento specifico della “fattispecie plurisoggettiva eventuale”. L’osservazione dell’esperienza indica che la cifra propria del concorso è la volontà comune ma non risolve il problema della individuazione dell’oggetto dell’impegno (reciprocamente condiviso) a fare “qualcosa” di funzionale alla commissione del reato, aprendo, tuttavia, prospettiva di indagine da riscoprire e approfondire.


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The participation in crime has tipicaly a anty-tipical trend that cannot be effectively addressed by perpetuating the supremacy of different model of crime. It’s necessary to recognize the methodological validity of Dell’Andro's theory which, however, is fails to indicate the specific element of the “fattispecie plurisoggettiva eventuale”. Moving from the osservation of reality, rises that the specific code is the common will. Nonetheless is must to clear that common will does not solve the problem of identifying the object of the commitment (mutually shared) to do “something” functional to the common crime. This point, however, opens (or re-opens) a prospect of investigation that’s is worth to deepened.

 


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