La Consulta, adìta sul caso “Taricco”, adisce la Corte di Giustizia: orientamenti e disorientamenti nel c.d. “dialogo fra le corti”
Archivio Penale
pp. 148-164
DOI 10.12871/978886741817612
| © Pisa University Press 2017
Pubblicato: 27 January 2017
L'intero articolo è disponibile per gli abbonati
Riassunto
Abstract
L’articolo ha ad oggetto l’ordinanza n. 24/2017 della Corte costituzionale, con cui la nostra Consulta ha rimesso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea alcune questioni pregiudiziali in merito alla compatibilità fra la sentenza “Taricco” della medesima corte e i principi fondamentali del nostro ordinamento. L’autore, dopo avere richiamato sommariamente il contenuto della pronuncia “Taricco” e il recepimento della stessa all’interno del diritto interno, affronta alcuni aspetti critici dell’ordinanza di rimessione, mettendo in luce come, nella medesima, non siano stati esaminati due profili di grande importanza, vale a dire il tema della riserva legis, nonché quello della disapplicazione “in malam partem” della normativa nazionale in ipotesi contraria al diritto europeo.
The article relates to ordinance no. 24/2017 of the Italian Constitutional Court, by which the Court has remitted to the European Court of Justice some preliminary questions about the compatibility between judgement "Taricco" of the same Court and the fundamental principles of our legal system. The author, after a short summary of the “Taricco” case and its transposition into national law, examines some critical aspects of the ordinance, highlighting how, in the same ruling, two very important profiles failed to be analyzed, namely the issue of riserva legis, as well as the non-application “in malam partem” of the national legislation being in contradiction to European law.
Sommario
1. Considerazioni introduttive. - 2. La sentenza “Taricco” della C.G.U.E.: cenni e rinvio. - 3. Le multiformi “reazioni” dell’ordinamento italiano al dictum “Taricco”: rinvio. - 4. L’ordinanza n. 24/2017 della Corte Costituzionale di rimessione alla C.G.U.E. - 5. Segue: Le motivazioni dell’ordinanza di rimessione. - 6. Segue: L’integrazione europea e le libertà fondamentali della persona. - 7. Segue: Il problema della sufficiente determinatezza della regola di diritto. - 8. Considerazioni teoriche in merito all’ordinanza di rimessione. - 9. Segue: La questione della riserva di legge. - 10. Conclusioni.Percorso di valutazione
Peer reviewed. Certificazione della qualità