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La determinatezza degli “atti di concorrenza” ex art. 513-bis c.p. alla luce della sentenza delle Sezioni unite n. 13178/2019

Alì Abukar Hayo

Archivio Penale
© dell'autore 2020
Ricevuto: 03 June 2020 | Accettato: 15 June 2020 | Pubblicato: 16 June 2020


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Riassunto

La Sezioni unite si sono pronunciate sul contrasto giurisprudenziale in merito al significato del sintagma “atti di concorrenza” di cui all’art. 513-bis c.p.. La norma era stata pensata dal legislatore del 1982 in funzione di contrasto alla criminalità organizzata, ma fu chiaro fin da subito che il campo di applicazione si estendeva a tutti i rapporti economici competitivi, a prescindere da qualsivoglia legame del soggetto agente con strutture associative criminose. L’accezione restrittiva limitava l’ambito di punibilità agli atti di concorrenza sleale, previsti dall’art. 2598 c.c., mentre quella estensiva lo allargava anche agli atti diretti a impedire la concorrenza altrui. Le due accezioni trovano oggi una sintesi nella pronuncia delle Sezioni unite, che traccia una terza via, nella quale si tiene conto della tutela euro-unitaria della libera dinamica concorrenziale, alla cui stregua è possibile conferire determinatezza al sintagma, punendo tutte le condotte, minacciose o violente, che alterano l’equilibrio di mercato. Con questa pronuncia, annota l’Autore, giunge a compimento il progressivo passaggio dell’art. 513-bis da norma “emergenziale” e, per certi versi, simbolico-espressiva, a strumento di tutela generalizzato e “ordinario” della libera iniziativa economica. 


The determinacy of "competitive acts" pursuant to article 513 bis of the Criminal Code, in the light of the ruling by the United Divisions of the Italian Supreme Court no. 13178/2019*


The United Divisions have ruled with regard to the conflict of case law regarding the meaning of the syntagma “competitive acts” referred to in article 513-bis of the Italian Criminal Code. The provision was introduced by Parliament in 1982, as a measure for combating organised crime, but it was clear from the beginning that its field of application was broad enough to include all forms of competition, regardless of any links the perpetrator may or may not have had with criminal organisations. The narrower interpretation limited the criminal liability to unfair competition, pursuant to article 2598 of the Civil Code, while the much broader interpretation also included any acts aimed at preventing competition by other parties. These two interpretations have been brought together in the ruling by the United Divisions of the Supreme Court, which establishes a third way, which takes into account the euro-unitary protection of competition, which gives determinacy to the syntagma by punishing all types of threatening or violent conduct capable of altering the market balance. This ruling, notes the Author, completes the gradual transition of article 513-bis from an “emergency-based” norm, with rather symbolic and expressive undertones, to a general and "ordinary" instrument for protecting free economic initiative. 


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