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La ricostruzione della normativa in tema di data retention e l’ennesima scossa della Corte di giustizia: ancora inadeguata la disciplina interna?

Alessandro Malacarne, Gaia Tessitore

Archivio Penale
© dell'autore 2022
Ricevuto: 08 September 2022 | Accettato: 14 September 2022 | Pubblicato: 15 September 2022


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Riassunto

Lo scritto, muovendo da un esame generale dei rapporti tra sicurezza e diritti di libertà, si sofferma sull’analisi dell’evoluzione della disciplina interna ed europea in tema di data retention. In argomento, le numerose pronunce della Corte di giustizia dell’UE – tra le quali, da ultimo, la sentenza G.D del 5 aprile 2022 – consentono di mettere in luce come l’attuale normativa italiana, nonostante la recente interpolazione ad opera d.l. n. 132/2021, si riveli particolarmente carente sotto il profilo delle garanzie difensive dell’indagato.


Reconstruction of data retention legislation, yet another jolt from the Court of Justice: is the national regulation still unsatisfactory?


The article, beginning with a general examination of the relations between security and freedom rights, focuses on the analysis of the evolution of national and European regulations on data retention. On this issue, the several rulings of the Court of Justice of the EU – including most recently the G.D. judgment of 5 April 2022 – make it possible to highlight how the current Italian legislation, although the recent modification by Law Decree no. 132/2021, proves to be particularly weak in terms of the suspect’s defence guarantees.

 


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