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La rilevanza penale della lesione della concorrenza: da modello comportamentale a bene giuridico “eurounitario”

Fabio Foglia Manzillo

Archivio Penale
© dell'autore 2021
Ricevuto: 12 May 2021 | Accettato: 24 May 2021 | Pubblicato: 26 May 2021


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Riassunto

L’individuazione di beni giuridici “funzionali,” estrapolati da modelli comportamentali rischia di divenire una costante nel sistema penalistico. Tra questi, ad oggi, assume rilevanza il corretto svolgimento della concorrenza. Il lavoro, dopo aver evidenziato la matrice internazionale da cui deriva l’impulso alla regolamentazione della materia, prende spunto dalla duplice dimensione pubblicistica-privatistica che incide sulla disciplina nazionale dei fenomeni concorrenziali, per poi rappresentare le spinte, anche non recenti, alla criminalizzazione della distorsione della concorrenza. Al riguardo, viene evidenziato la configurazione di un bene giuridico di derivazione “eurounitaria” (come affermato dalle Sezioni Unite), che trova ingresso in fattispecie penali, che presentano rispettivamente una duplice dimensione offensiva: di danno (rinvenibile nell’ipotesi di cui all’art. 513-bis c.p.) e di pericolo, quest’ultima presente nella “corruzione tra privati,” esempio paradigmatico di derivazione sovrannazionale di fattispecie criminale. Il lavoro offre lo spunto di individuare il patrimonio quale bene ultimo oggetto di tutela, condividendo le tendenze alla riqualificazione dell’elemento patrimoniale quale aspetto essenziale per lo sviluppo funzionale della persona, al fine di identificare un bene giuridico concretamente individuabile nella condotta lesiva della concorrenza.


The criminal relevance of the damage to competition: from a behavioural model to a “European Union” legal asset


The identification of “functional” legal assets risks to become a constant in the criminal law system. Among these, to date, the correct conduct of competition takes relevance. This work, after having highlighted the international mold from which the impulse to regulate the matter derives, takes its cue from the dual publicist-privatistic dimension that affects the national discipline of competitive phenomena, and then represents the pushes, even not recent, to the criminalization distortion of competition. In this regard, the configuration of a legal asset of “Euro-unitary” derivation (as stated by the United Sections) is highlighted, which finds entry into criminal cases, which respectively have a double offensive dimension: as damage (found in the hypothesis referred to in Article 513 bis of the Criminal Code) and as danger. The latter, present in the “corruption between private individuals”, is a paradigmatic example of supranational derivation of a criminal offense. This work offers cue to identify possessions as ultimate asset to be warded, sharing the trend of requalification of the item “possessions” as fundamental aspect for the functional development of the person, in order to identify a legal right which is concretely identifiable in the injurious behaviour to competition.

 


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