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L’aggravante ambientale: spunti per una riflessione in materia di circostanze

Ilaria Merenda

Archivio Penale pp. 789-799
DOI 10.12871/978886741769810 | © Pisa University Press 2016
Pubblicato: 20 December 2016


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Riassunto

L’aggravante ambientale contenuta nelle nuove ipotesi circostanziali introdotte all’art. 452-novies c.p. dalla l. 22 maggio 2015, n. 68, rafforza l’impianto sanzionatorio predisposto dalla riforma, invero già orientato nel senso di una spiccata repressività, generando non pochi dubbi interpretativi e conseguenti difficoltà operative. Nella convinzione legislativa che livelli di pena più elevati garantiscano al meglio le esigenze di protezione dei beni giuridici e rappresentino il principale strumento per contrastare il dilagare dei fenomeni criminosi, le nuove aggravanti ambientali accentuano i profili di incertezza e di instabilità della materia inserendosi nel solco della crisi identitaria della figura circostanziale, così generando un sistema disarticolato e contraddittorio privo delle caratteristiche di intrinseca originalità dell’istituto, per divenire flessibile strumento per il perseguimento delle più diverse finalità.


Sommario

1. Premessa. - 2. Le nuove ipotesi circostanziali previste nell’art. 452-novies c.p. - 3. L’aggravante ambientale e la continuazione di reati. - 4. Osservazioni conclusive.

Percorso di valutazione

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