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L’aiuto a morire tra nuovi diritti e ‘soccorso solidale’

Fabio Antonio Siena

Archivio Penale
© dell'autore 2021
Ricevuto: 31 March 2021 | Accettato: 06 April 2021 | Pubblicato: 09 April 2021


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Riassunto

A partire dalla L. n. 219/2017 e dalla sentenza n. 242/2019 della Corte costituzionale, l’articolo dà una lettura, in chiave penalistica, delle principali questioni intorno al fine-vita e, in particolare, si interroga sulla dinamica delle scriminanti nel rapporto tra autodeterminazione individuale e tutela delle persone vulnerabili. L’analisi critica dell’assetto delineato dalla giurisprudenza costituzionale – anche alla luce del più generale dibattito bioetico e filosofico intorno al suicidio e delle parziali aperture della Corte di Strasburgo – porta ad evidenziare non poche contraddizioni, che si riverberano tanto sulla tutela dei diritti coinvolti, quanto sulla perdurante incertezza dell’area di illiceità penale. La presunzione assoluta di vulnerabilità della persona e l’equiparazione riduzionistica dell’autodeterminazione nella morte con l’autodeterminazione «nella scelta delle cure», che si intravedono nella decisione italiana, sono entrambe, invece, linearmente sconfessate dal BverfG, che ha dichiarato incostituzionale il §217 StGB. Il saggio si conclude, allora, con la proposta di ampliare la causa di liceità introdotta dalla Consulta verso una più ampia categoria di ‘soccorso solidale’.


Assisted death between new rights and 'solidarity aid'


Starting from Law no. 219/2017 on advance healthcare directive and judgment no. 242/2019 of the Constitutional Court, the article deals with the main issues around the end-of-life and medical assisted suicide. It explores the dynamics of the discriminating circumstances provided for by the law, seeking a balance between individual self-determination and the protection of vulnerable people. The critical analysis of constitutional jurisprudence - also in the light of the more general bioethical and philosophical debate and of ECtHR decisions on art. 8 of the Convention - highlights many contradictions, which reverberate both on the protection of the individual rights involved and on the continuing uncertainty of the area of criminal relevance. The absolute presumption of vulnerability of the person and the reductionist equation of self-determination in death with self-determination "in the choice of treatment", which can be seen in the decision of the Italian Court, are, however, convincingly denied by the BVerfG, which has declared unconstitutional §217 StGB. The essay therefore concludes with the proposal to expand the lawfulness of medically assisted suicide towards a broader category of 'solidarity aid'.


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