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L’anomala struttura della Corte Costituzionale italiana: giudici e assistenti di studio: proposte di riforma

Giuseppe Di Federico

Archivio Penale
© dell'autore 2021
Ricevuto: 06 December 2021 | Accettato: 13 December 2021 | Pubblicato: 17 December 2021


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Riassunto

L’articolo considera due aspetti peculiari della struttura della corte costituzionale.  Il primo riguarda le modalità con cui vengono scelti i 15 giudici, modalità che sono molto differenti da quelle delle corti costituzionali degli altri paesi a consolidata democrazia, e che hanno, tra l’altro, generato vistosi squilibri nella composizione della Corte.  Il secondo riguarda la numerosa presenza di magistrati ordinari nella Corte come assistenti di studio dei giudici costituzionali che genera un potenziale conflitto di interesse quando la Corte deve giudicare questioni che riguardano i loro interessi corporativi ed i loro poteri.  Tra le proposte di riforma si suggerisce di dare maggiori poteri agli organi rappresentativi della sovranità popolare nella nomina dei giudici costituzionali, di adottare l’istituto della dissenting opinion e di precludere ai magistrati ordinari il ruolo di assistenti di studio dei giudici.


The anomalous structure of the Italian Constitutional Court: judges and study assistants: reform proposals

This article analyses two peculiar aspects of the structure of the Italian Constitutional Court.  The first deals with the system of appointment and election of the constitutional judges, a system very different from that of other democratic countries and which furthermore allows for a partisan appointment of the judges.  The second deals with the extensive employment of magistrates (i.e. judges and prosecutors) as assistants to the constitutional judges, a situation which generates a conflict of interests when the Court must judge on matters concerning the corporative interests and judicial powers of magistrates.  Reforms are suggested that include a greater role of Parliament in the selection of constitutional judges, the adoption of the dissenting opinion and the exclusion of magistrates from the function of assistants to constitutional judges.


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