L’attuale posizione della vittima nel diritto penale positivo: verso un diritto penale “per tipo di vittima”?
Archivio Penale
© Pisa University Press 2017
Ricevuto: 09 October 2017
| Accettato: 16 October 2017
| Pubblicato: 18 October 2017
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Riassunto
Contestualmente alla comparsa di forme di soggettivizzazione degli illeciti penali, in cui si riconoscono le tracce di un rinnovato diritto penale “per tipo d’autore”, di stampo securitario, si è assistito, negli ultimi anni, anche per effetto delle spinte provenienti, in tal senso, dalle fonti europee, all’elaborazione di una sorta di diritto penale “per tipo di vittima”, con l’introduzione di norme incriminatrici a carattere spiccatamente preventivo-deterrente, in cui le caratteristiche delle vittime e l’interesse alla loro tutela finiscono per assumere rilievo centrale ai fini della configurazione delle fattispecie. Tale fenomeno dev’essere considerato in una prospettiva critica, per verificare se il ruolo così attribuito al diritto penale, tra le tipologie d’intervento concretamente adoperate dal potere pubblico in funzione di tutela - ex ante ed ex post - delle vittime di reato, sia conforme ai compiti che lo stesso diritto penale è chiamato a svolgere in un ordinamento liberal-solidaristico, con particolare riferimento alle finalità che, in esso, possono essere legittimamente assegnate alla pena.
Together with a renewed criminal law “classified by author”, in the last few years, also due to the influences in this sense coming from the European rules, a sort of criminal law "classified by victim" has developed. This phenomenon has to be critically examined, in order to check if the role thus assigned to criminal law – among the measures applied to protect victims before or after a crime – is compliant with its constitutional function, with a specific reference to the rightful purpose of punishment.
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