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Le molestie sessuali “dentro” e “fuori” dal confine dell’art. 609 bis c.p. Un’indagine sulla distinzione tra molestia e aggressione sessuale a partire dalla “doppia narrazione” degli «atti repentini»

Matilde Botto

Archivio Penale
© dell'autore 2023
Ricevuto: 09 June 2023 | Accettato: 28 July 2023 | Pubblicato: 29 July 2023


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Riassunto

​Il contributo si pone l’obiettivo di ricercare quale sia la specifica dimensione della libertà sessuale che viene ad essere coinvolta allorquando vengano perpetrate condotte di molestia sessuale. Prendendo le mosse dall’attuale portata applicativa del delitto di violenza sessuale – la fattispecie in cui sono state “unificate” le varie ipotesi criminose di aggressione sessuale – che, alla luce della sua interpretazione da parte della giurisprudenza di legittimità, è divenuta una vera e propria non-consensual sexual offence, l’attenzione si focalizzerà sul ruolo della corporeità quale elemento caratterizzante l’offensività del delitto de quo. Tale operazione risulterà strumentale all’individuazione del tipo di offesa che, diversamente, è propria dei comportamenti rientranti nella poliedrica categoria delle molestie sessuali, i quali si caratterizzano, in generale, perché il coinvolgimento della dimensione fisica della persona non è un requisito sempre necessario. Al fine di comprendere la portata offensiva delle molestie sessuali, si è scelto di abbandonare l’approccio settoriale che caratterizza i tradizionali studi in materia di molestie sul luogo di lavoro. L’indagine, avvalendosi di un metodo interdisciplinare, considererà gli ambiti di manifestazione del fenomeno che tendenzialmente sfuggono alla riflessione accademica, come avviene per i casi di street harassment, o che, in quanto legati alla digitalizzazione della sessualità, si presentano come “nuovi” e non totalmente esplorati dalla riflessione penalistica.

The aim of this essay is a study on sexual harassment and sexual autonomy. First of all, we will focus on the Italian Supreme Court case law around the crime of sexual violence – where all types of sexual assault are criminalised – that has made the offence a non-consensual one despite the text of the law and the “coercive-based” model adopted by the legislator in 1996. Defining the right not to engage in any sexual activity without consent as the interest guaranteed by the Italian crime of sexual violence is useful to identify how differently sexual harassment could involve sexual autonomy. Furthermore, sexual harassment is an unwanted sexual behaviour that may or may not involve people’s physical dimension, and so it could be “intrusive” whether or not the person’s corporeality is involved. To understand how sexual harassment could harm personal freedom and autonomy, in “a sexual way”, we won’t follow the typical “sectoral approach” of the academic studies on sexual harassment in the workplace, preferring an interdisciplinary method. The analysis will consider both street harassment, that is an understudied topic in academic literature, and forms of cyber-sexual harassment, which are “new” types of harassment linked to the digitalization of sexuality.


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