Le scelte sanzionatorie alla prova del principio di proporzionalità. Un’ipotesi di “valorizzazione” dal confronto con il Sentencing System inglese
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Ricevuto: 08 November 2018
| Accettato: 15 November 2018
| Pubblicato: 19 November 2018
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Riassunto
L’irrazionalità in cui versa l’impalcatura delle cornici edittali del codice Rocco e la commisurazione della pena la si deve in primis alla mancata valorizzazione del principio di proporzionalità, sia nelle scelte di politica criminale, votate al simbolico irrigidimento sanzionatorio, che nel suo dosaggio in concreto, dove prevalgono ragioni di politica giudiziaria e la sostanziale assenza di controllo sul rispetto dell’obbligo motivazionale. Di recente, però, la Consulta ha ‘aperto’ a un vaglio di costituzionalità più rigido, in base a valutazioni di sproporzionalità intrinseca della pena rispetto al disvalore del fatto. Pertanto, è quanto mai opportuna una riflessione aggiornata sulle cornici edittali e la loro ‘tenuta’ di fronte al principio di proporzionalità. In questo senso, il presente lavoro verificherà se la prassi della commisurazione della pena possa offrire validi anticorpi all’osmosi di irrazionalità dal piano astratto a quello applicativo. Infine, considerata la vana speranza di una riforma organica del sistema delle pene in tempi ragionevoli, si proverà a offrire una prospettiva razionalizzante alternativa, derivante dal confronto con il modello inglese e il sistema delle sentencing guidelines.
The irrationality in which the scaffolding of the edittal frames of the Rocco Codex and the measurement of the penalty is due primarily to the failure to exploit the principle of proportionality, both in the choices of criminal policy, devoted to the symbolic Tightening of penalties, which in its dosage in concrete, where prevail reasons of judicial policy and the substantial absence of control over the respect of the motivational obligation. Recently, however, the Consulta has ' opened ' to a screening of more rigid constitutionality, based on assessments of intrinsic disproportionality of the penalty compared to the disvalue of the fact. Therefore, an updated reflection on the edittal frames and their ' holding ' in the face of the principle of proportionality is always appropriate.
In this sense, the present work will check whether the practice of the measurement of the sentence can offer valid antibodies to the osmosis of irrationality from the abstract to the application. Finally, given the vain hope of an organic reform of the penis system in a reasonable time, we will try to offer a rationalizing alternative perspective, deriving from the comparison with the English model and the Senten-cing guidelines system.
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