La Legge 28 giugno 2024 n. 90 introduce nuove disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici. La legge mira a rafforzare la resilienza cibernetica del Paese, inasprendo le pene per i reati informatici e potenziando gli strumenti di prevenzione e contrasto. Viene dato un ruolo centrale all'Agenzia per la cybersicurezza nazionale nel coordinamento delle attività di difesa e nella promozione di una cultura della sicurezza informatica.
Di particolare interesse il Capo II recante "Disposizioni per la prevenzione e il contrasto dei reati informatici nonché in materia di coordinamento degli interventi in caso di attacchi a sistemi informatici o telematici e di sicurezza delle banche di dati in uso presso gli uffici giudiziari".
Vengono apportate numerose modifiche al codice penale volte a rafforzare le previsioni in materia di prevenzione e contrasto dei reati informatici, da un lato, prevedendo inasprimenti di pene o ulteriori circostanze aggravanti rispetto alle fattispecie di reati informatici previste a legislazione vigente e, dall'altro, introducendo nuove fattispecie delittuose quali, ad esempio, l'estorsione mediante reati informatici di cui al novellato articolo 629 c.p.. Allo stesso tempo, al fine di rafforzare gli strumenti di contrasto dei reati informatici, viene prevista l'estensione del termine ordinario di conclusione delle indagini preliminari qualora i reati informatici siano commessi in danno di sistemi informatici o telematici di interesse militare o comunque di interesse pubblico.
Inoltre, la legge prevede l'estensione dell'applicazione della speciale disciplina delle intercettazioni prevista per i fatti di criminalità organizzata ai reati informatici rimessi al coordinamento del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.
Si prevede altresì il rafforzamento della collaborazione tra l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, la polizia giudiziaria ed il pubblico ministero, prevedendo, tra l'altro, l'introduzione dell'obbligo di immediata trasmissione delle notizie dei gravi delitti informatici, al fine di procedere ad una tempestiva azione di contrasto degli stessi.
Infine viene estesa agli autori dei reati informatici la disciplina di cui al decreto-legge n. 8 del 1991, relativa alla concessione delle speciali misure di protezione e dei benefici penitenziari che possono essere riservati ai soggetti che collaborano con la giustizia.
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