L’ergastolo ostativo, una lenta uscita di scena
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Ricevuto: 09 December 2020
| Accettato: 21 December 2020
| Pubblicato: 27 December 2020
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Riassunto
La legge n. 3/2019 ha avuto il pregio involontario di riportare al centro del dibattito giuridico l’opportunità di espungere l’art. 4 bis ord. penit. dall’ordinamento. Le costanti prese di posizione contro qualsiasi ipotesi di interpretazione restrittiva ad opera della giurisprudenza avevano determinato una sorta di accettazione e contestualmente di rinuncia all’idea di un provvedimento abrogativo.
Il rinnovato interesse per la questione, scaturente dai recenti interventi sia della Corte europea sia della Corte Costituzionale, contribuisce a far emergere tutte le criticità poste alla base dell’istituto.
‘Ergastolo ostativo’, a slow exit from the scene
The Italian legislator has extended to some crimes against the public administration the foreclosures pattern provided for by art. 4 bis l. 354/75, focusing again the attention on the opportunity to remove the “ergastolo ostativo” from the legal system. The strong resistance of the jurisprudence against a restrictive interpretation has led both to passively accept the art. 4 bis in its current form and to give up the idea of its deletion. The recent decisions of the European and Italian Constitutional Courts have highlighted the critical issues and reopened the debate.
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