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L’età evolutiva del diritto penale. Il valore dell’educazione, alla libertà (negli scorci delle Sezioni Unite sulla produzione di materiale pornografico)

Daniela Falcinelli

Archivio Penale
© dell'autore 2022
Ricevuto: 12 January 2022 | Accettato: 24 January 2022 | Pubblicato: 27 January 2022


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Riassunto

Lo “scivoloso” territorio della produzione di materiale pedopornografico torna di nuovo sotto l’“occhio” delle Sezioni unite nell’exemplum delle volontarie prestazioni sessuali del minore, che liberamente le sceglie. È l’occasione per sviluppare la tradizionale metafora penale dell’“occhio” e dello “specchio” seguendo una prospettiva riflessiva che guardi all’uso parallelo fattone in altri settori scientifici, ugualmente attenti agli spazi visuali della realtà umana, allargando la visione sui peculiari circuiti neurali attivati dall’immagine osservata, sulla relazione speculare tra identità ed alterità dell’individuo, infine sull’“unicità” dell’esperienza trasformativa dell’identità adolescenziale. Dentro questo campo, l’osservazione si dirige a ripensare all’esistenza del bene giuridico meritevole di tutela, superando le plurime suggestioni di una mentalità adulta costantemente proiettata verso la regolamentazione dei confini di liceità penale della libertà sessuale della generazione successiva. Il discorso giuridico svolto si trova infatti arricchito da metri ermeneutici capaci di mettere a fuoco un diritto del minore che va personalizzato in termini individualizzanti, consentendo di accettare che sia lo stesso parametro normativo a dover mutare prospettiva in ragione del mutamento del singolo individuo da tutelare.


The developmental age of criminal law. The value of education, to the freedom (in the glimpses of the United Sections on the production of pornographic material). 


The “slippery” territory of the production of child pornography material returns again under the “eye” of the united Sections in the example of the voluntary sexual acts of the minor, who freely chooses them. It is an opportunity to develop the traditional penal metaphor of the “eye” and the “mirror” following a reflective perspective that looks at the parallel use made in other scientific sectors, equally attentive to the visual spaces of human reality, broadening the vision on the peculiar neural circuits activated by the observed image, on the specular relationship between identity and otherness of the individual, finally on the “uniqueness” of the transformative experience of adolescent identity. Within this field, observation aims at rethinking the existence of the legal good worthy of protection, overcoming the multiple suggestions of an adult mentality constantly projected towards the regulation of the criminal lawfulness boundaries of the sexual freedom of the next generation. The juridical discourse developed is in fact enriched by hermeneutic meters capable of focusing on a minor's right that must be personalized in individualizing terms, allowing to accept that it is the same normative parameter that must change perspective due to the change of the single individual to be protected.

 


Percorso di valutazione

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