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L’evoluzione empiricamente e finalisticamente orientata della giurisprudenza penale in tema di terrorismo

Francesco Rossi

Archivio Penale
© dell'autore 2023
Ricevuto: 23 July 2023 | Accettato: 29 July 2023 | Pubblicato: 31 July 2023


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Riassunto

​Il diritto penale antiterrorismo rivela, anche nel suo formante giurisprudenziale, una tendenza all’allargamento e all’irrigidimento della repressione. Il presente lavoro ricostruisce il problematico rapporto tra gli arresti relativi al terrorismo c.d. internazionale o “jihadista”, la prevedibilità dell’interpretazione e il divieto di analogia in malam partem. L’indagine riflette altresì sul contributo che la sentenza n. 191/2022 della Corte costituzionale fornisce riguardo all’interpretazione della fattispecie incriminatrice sulla quale si impernia il diritto penale antiterrorismo (il reato associativo), con l’intenzione di produrre effetti a cascata sull’applicazione delle altre fattispecie sussidiarie e delle misure di prevenzione.

Counter-terrorism criminal law reveals, even in the case law, a tendency towards the broadening and harshening of criminal punishment. This work outlines the problematic relationship between judgments relating to international or ‘jihadi’ terrorism, the foreseeability of legal interpretation, and the prohibition of adverse analogy. The investigation also examines the contribution that sentence No. 191/2022 of the Constitutional Court provides regarding the interpretation of the offence on which counter-terrorism criminal law is hinged (i.e., participation in a terrorist group), with the aim of generating ripple effects on the application of the other ancillary offences and of administrative preventative measures.


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