L’intervento del rappresentante dello Stato estero nell’estradizione e nel mandato d’arresto europeo.
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Ricevuto: 02 May 2018
| Accettato: 05 May 2018
| Pubblicato: 07 May 2018
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Riassunto
L’autore trae spunto dalla sentenza per esaminare un istituto caratteristico dell’estradizione che, nella prassi, si presenta raramente all’interprete. Così, dopo aver delineato le ragioni che hanno indotto il legislatore a introdurre l’art. 702 nel codice di rito penale, alla luce delle coordinate delineate dalla Suprema Corte e dalla dottrina, si ricostruisce il profilo procedurale, tanto dal punto di vista statico che dal punto di vista dinamico. Prima di concludere, si passa a esaminare l’istituto nel sistema del mandato d’arresto europeo. Qui si pongono in evidenza le differenze che lo distinguono dall’estradizione e una sua possibile evoluzione nella differente direzione della tutela del diritto di difesa della persona richiesta in consegna.
The Author draws inspiration from the decision in order to examinate a charateristic extradition's institute, rarely seen in everyday life. Reconstructed the reasons that induced the legislator to introduce art. 702 criminal procedure code, following the teachings of scholars and Supreme Court, the procedural features are pieced together, from a dynamic and a static point of view. Then, the institute is examinated in the E.A.W. system, highlighting the differences that distinguish it from extradition, and its possible evolution thru right of defence of the person requested in delivery.
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