articolo pubblicato | articolo in abbonamento
Sottoposto a Peer review

L’ispe-perqui-intercettazione “itinerante”: le Sezioni unite azzeccano la diagnosi, ma sbagliano la terapia (a proposito del captatore informatico)

Leonardo Filippi

Archivio Penale pp. 348-353
DOI 10.12871/97888674171174
Pubblicato: 01 July 2016


L'intero articolo è disponibile per gli abbonati


Riassunto

Il c.d. captatore informatico, con ciò identificando quella modalità di intercettazione fondata sull’invio “da remoto” su qualsiasi apparecchio di virus autoinstallanti che comunicano attraverso la rete in modalità nascosta e protetta, rappresenta un nuovo strumento di indagine dalla inedita potenza invasiva e captativa. Il contributo analizza, in chiave critica, l’approccio al tema da parte della giurisprudenza di legittimità a Sezioni Unite, evidenziando una motivazione contraddittoria, che di fatto legittima l’introduzione nel sistema processuale di un mezzo di ricerca della prova contrastante con la Costituzione e con la Convenzione europea dei diritti dell’Uomo.


Percorso di valutazione

Peer reviewed. Certificazione della qualità


L'intero articolo è disponibile per gli abbonati