L’organizzazione dell’impresa a confronto con il diritto penale della sicurezza sul lavoro

Riassunto

La dinamicità del mondo dell’impresa è di solito assecondata dal diritto civile, che lascia ampi spazi alle opzioni organizzative emergenti dalla realtà effettuale, riconoscendole e mettendole in relazione con i vari interessi correlati. Il diritto penale, ed in particolare quello vivente, è strutturalmente ‘costrittivo’; tende a rimodulare i fenomeni sociali se ciò è funzionale alle istanze di tutela dei beni giuridici avvertite come ineludibili. Il diritto penale della sicurezza del lavoro è a tal riguardo paradigmatico. L’Autore propone due temi, a loro modo esemplari della difficile ‘comunicazione’ tra impresa e tutela penale: la posizione dei consiglieri di amministrazione privi di delega e quella dell’amministratore di diritto di una società capogruppo rispetto ad eventi colposi verificatisi nell’esercizio delle attività delle controllate.

The dynamism of the business world is usually supported by civil law, which leaves ample spaces for organizational options emerging from actual reality, recognizing them, and relating them to the various correlated interests. Criminal law, and in particular the living law, is structurally ‘constrictive’; it tends to remodulate social phenomena if it is functional to the protection of legal assets perceived as unavoidable. In this regard, the criminal law of occupational safety is paradigmatic. The Author proposes two themes, in their own way exemplary of the difficult ‘communication’ between business and criminal protection: the role of directors without proxy and the position of the director by right of a parent company regarding culpable events that occurred in the activities of the subsidiaries.

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