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Nel castello di carte dell’attività politica impropriamente corrotta Considerazioni sul rapporto tra i delitti ex artt. 318 e 319 c.p.

Daniela Falcinelli

Archivio Penale
© dell'autore 2019
Ricevuto: 30 January 2019 | Accettato: 05 February 2019 | Pubblicato: 06 February 2019


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Riassunto

Le scelte legislative quanto agli elementi che rendono punibili i diversi fatti corruttivi si intrecciano con le singolarità delle vicende concrete, e con la particolare casistica della c.d. “messa a libro paga” del pubblico ufficiale, al serizio del privato corruttore. La specificità di questa ipotesi – riscontrabile anche in episodi di corruzione di un parlamentare – mette in luce le criticità dell’interpretazione tradizionale circa il rapporto seccamente alternativo tra il delitto di “corruzione per l’esercizio della funzione” e quello ex art. 319 c.p., e permette di considerare l’opposta soluzione collegandola all’indagine sulla struttura tipica e sul significato offensivo di ciascuno di questi fatti di reato.

 

The legislative choices as to the elements that make the various corrupting facts punishable are intertwined with the singularities of the concrete events, and with the particular casuistry of the c.d. "Payroll" of the public official, at the service of the private corruptor. The specificity of this hypothesis - also found in episodes of corruption by a parliamentarian - highlights the critical nature of the traditional interpretation of the severely alternative relationship between the crime of "corruption for the exercise of the function" and the crime pursuant to art. 319 c.p., and allows us to consider the opposite solution by linking it to the investigation of the typical structure and the offensive meaning of each of these crimes.


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