Non punibilità e pagamento del debito tributario: l’infelice prospettiva dell’ente
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Ricevuto: 04 September 2024
| Accettato: 20 September 2024
| Pubblicato: 23 September 2024
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Riassunto
L’articolo esamina l’impatto (mancato) della riforma fiscale sugli effetti della causa di non punibilità per estinzione del debito tributario sulla responsabilità da reato degli enti, evidenziando le incongruenze sistematiche risultanti dalla mancata estensione di tali benefici ai soggetti collettivi. La normativa riformata continua infatti a consentire alla persona fisica di beneficiare della non punibilità attraverso il pagamento integrale del debito tributario entro termini specifici, ma esclude tale possibilità per le persone giuridiche, generando un’ingiustizia sostanziale. È noto infatti che l’art. 8 d.lgs. 231/2001 viene interpretato in modo tale da impedire l’applicazione della causa di non punibilità agli enti, anche in presenza di condotte riparatorie equivalenti a quelle richieste per le persone fisiche. Il lavoro propone dunque una riflessione critica sulle conseguenze di questa scelta normativa, sottolineando come essa possa determinare un conflitto di interessi tra ente e autore del reato, oltre a creare disuguaglianze di trattamento san- zionatorio. Si conclude con l’auspicio di un intervento legislativo o di una pronuncia della Corte costi- tuzionale che estenda la non punibilità anche agli enti, garantendo così coerenza e giustizia nel sistema penal-tributario.
The article analyses the (failed) impact of the tax reform on the effects of the cause of non-punishability by extinguishing tax debt on the criminal liability of corporations, highlighting the systematic inconsistencies resulting from the failure to extend such benefits to collective entities. In fact, the reformed provisions continue to allow natural persons to benefit from non-punishability by paying their tax debt in full within specific time limits, but exclude this possibility for legal persons, generating a substantial in- justice. In fact, it is well known that Article 8 of Legislative Decree No. 231/2001 is interpreted in such a way as to prevent the application of the cause of non-punishability to entities, even in the presence of reparatory conduct equivalent to that required for natural persons. The work therefore proposes a critical reflection on the consequences of this regulatory choice, emphasising how it may lead to a conflict of interest between the entity and the perpetrator of the offence, as well as creating inequalities in the treatment of sanctions. It concludes with the call for legislative intervention or a ruling by the Constitu- tional Court that would extend non-punishability to entities as well, thus ensuring consistency and justice in the criminal-tax system.
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